Engagement e azionariato dinamico sono due componenti efficaci del dialogo tra investitori e società quotate che hanno una strategia di finanza sostenibile e responsabile (SRI).
L’azione è concentrata su tutti e tre i pilastri della previdenza (obbligatoria, negoziale e volontaria).
Il pilastro negoziale è quello più interessato alla nostra azione, professionale, INDIPENDENTE.
Quando si parla di engagement ed azionariato attivo si fa riferimento al dialogo, all’ingaggio, che gli investitori aprono con le società quotate in cui investono. È detto “soft” quando il percorso, che di solito inizia con una richiesta di informazioni o chiarimenti su un determinato aspetto o problema, si sviluppa e si conclude in una serie di scambi e incontri tra investitori e management della società in questione. Cioè quando le richieste espresse dagli investitori vengono accolte dalla società, che collabora e s’impegna a darvi seguito. È detto “hard”, quando invece gli investitori per cercare soddisfazione alle loro richieste si vedono costretti a tentare la strada più “ostile” della presentazione di una risoluzione all’assemblea annuale degli azionisti della società (AGM, annual general meeting). In quella sede cercano il consenso dei votanti per dare più peso e visibilità alle proprie richieste, esercitando ancora maggiore pressione sulla società.
Questo è a mio avviso l’aspetto finale di tutta una serie di azioni che possono essere svolte dal nostro team di Dottori Commercialisti nei confronti dei fondi ovvero degli investitori che detengano partecipazioni rilevanti e/o non.